AZIENDA U.S.L. 10 - FIRENZE
DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE
Gruppo T.A.V. - Unità Operativa di Igiene Pubblica e del Territorio
Via Corsi Salviati 13 - Sesto F.no
Tel. 44981 - Fax 4498367
Firenze 23/11/98
Arch. Moreno Mugelli
Regione Toscana - Nucleo V.I.A.
Oggetto: Progetto di penetrazione urbana T.A.V. di Firenze, Stazione A.V. ed interventi connessi.
Visto quanto già espresso nella bozza preliminare redatta dal gruppo V.I.A. sulla pronuncia di compatibilità ambientale circa il progetto presentato da Italferr, il "Gruppo T.A.V." di Igiene Pubblica della Azienda Sanitaria di Firenze precisa quanto qui di seguito riportato:
- Pur riconoscendo che i criteri sulle scelte progettuali di massima non appaiono di stretta competenza igienista, riteniamo che la lunga fase di funzionamento dei cantieri potrà avere un impatto eccessivamente pesante sulla complessiva vivibilità e fruibilità della città di Firenze. Non si può infatti ritenere soddisfatta la tutela della salute della popolazione, se la valutazione viene limitata alle analisi eseguite su modelli previsionali di dati sulla qualità dell'aria e sul rumore senza che si prenda in considerazione l'impatto globale che la simultanea apertura di più cantieri in area urbana avrà sulla circolazione di persone e merci sia nella stessa area urbana che nell'hinterland. Infatti i cantieri vanno ad incidere su una situazione già critica per quanto riguarda l'inquinamento acustico ed atmosferico originato dal traffico veicolare, e con particolare rilevanza per alcuni inquinanti atmosferici che superano in periodi critici, già nella situazione attuale, gli standard di qualità dell'aria. A nostro giudizio lo studio ha in sostanza sottovalutato quale impatto complessivo possa avere la messa in cantiere dell'opera e come le difficoltà temporanee, ma a lungo termine sulla mobilità cittadina e non solo possano pesantemente incidere sulla qualità della vita. A nostro avviso andrebbe approfondita l'analisi di tali problematiche tenendo anche conto anche dell'interazione funzionale che inevitabilmente si creerà tra i cantieri T.A.V. e la successiva messa in funzione di altre due importanti opere viarie, funzionalmente strettamente connesse con quanto in oggetto di valutazione, vale a dire la terza corsia autostradale e la variante di valico.
- Entrando nel merito più specifico circa l'analisi della singole problematiche, riteniamo che, per quanto riguarda il problema del rumore, la valutazione dell'impatto acustico debba essere indirizzata non solo sui recettori classicamente ritenuti più sensibili, quali scuole, ospedali, e residenze protette, ma anche su tutti gli altri edifici dove la permanenza di persone è prevista in modo prolungato (maggiore di 4 ore giornaliere), rientrando quindi in tale campo anche, ovviamente, tutte le civili abitazioni. E' bene ricordare come la situazione di inquinamento acustico presente in molte zone della città di Firenze sia già oggi, per problemi legati ai mezzi di trasporto, ben oltre i limiti considerati accettabili dall'OMS, raggiungendo quindi soglia di rischio per la salute della popolazione, per quanto attiene la possibilità di danni di tipo extrauditivo.
- Analoghe considerazioni per quanto attiene la qualità dell'aria. Viva preoccupazione desta un inevitabile incremento delle emissioni gassose degli autoveicoli e delle polveri dovuto non solo al funzionamento e transito dei mezzi pesanti di cantiere, ma anche ai mezzi pubblici e privati che, proprio per la presenza dei cantieri stessi, vedranno inevitabilmente aumentare i tempi di percorrenza e quindi un aumento delle emissioni inquinanti.
Si ritiene in sostanza che, al fine di contenere al massimo tali ricadute negative sia necessario implementare tutte quelle azione preventive che consentano una razionalizzazione ed uno snellimento del traffico veicolare urbano, suburbano ed autostradale, prima della messa in cantiere dell'opera in oggetto di valutazione.
- Per quanto attiene alla dichiarata interruzione della falda, si fa presente che molti dei piani interrati che si trovano a monte della interruzione e pertanto ritenuti a rischio di allagamento, sono, ancora ad oggi, destinati a civile abitazione.
- Per quanto attinente all'approvvigionamento idrico ed agli scarichi idrici dei cantieri si nota come a fronte di un importante emungimento di acqua da costruendi pozzi (ulteriori ripercussioni sulla falda idrica?) non è stimato il sovraccarico dei reflui a cui verrà sottoposta la fognatura comunale che, si presume, dovrà essere il corpo ricettore e che, già allo stato attuale presenta evidenti e notevoli carenze.
Si ritiene in sostanza indispensabile l'istituzione di un osservatorio epidemiologico ai fini di una valutazione di impatto sulla salute:
- Monitoraggio di indicatori di esposizione per la valutazione dell'inquinamento ambientale diretto (rumore, suolo, aria ed onde elettromagnetiche) ed indiretto (aumento del numero delle giornate nelle quali possono verificarsi, per gli inquinanti atmosferici, livelli superiori a quelli di attenzione).
- Correlazione con i dati di morbilità (ricoveri ospedalieri, segnalazioni di medici a campione, numero di accessi per determinate cause inerenti ai Pronti Soccorso ecc.) e con misure di qualità della vita (es.: tempi di percorrenza media, accessibilità ai servizi pubblici essenziali da parte di fasce deboli (anziani, portatori di handicap)).
Rimane sottinteso che un tale osservatorio, per l'ampiezza dei dati da trattare e la durata della rilevazione, necessiti di appropriati finanziamenti destinati ad un miglioramento nella qualità delle risorse ad oggi disponibili.
Il Coordinatore Gruppo T.A.V. Igiene Pubblica
Dott. Giorgio Garofalo
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